Se volessi tirare le somme di circa 15 giorni in Italia, direi che le cose sono andate così così.
Ero partito per “portare a casa” tre giornate di riprese, ma alla fine, a causa della burocrazia e di una certa miopia di alcune aziende private, ma non troppo, alla fine ho portato a casa solo una giornata di riprese. Quasi tutto è andato bene e in questi giorni comincerà la fase di montaggio, poi, per le altre riprese che mancano, si vedrà.

Ci sono stati altri fatti più o meno fastidiosi, ma sono stato ampiamente ricompensato da tutti gli amici che mi hanno accolto a braccia aperte e dei quali sono stato felicissimo di sapere, che tutto sommato, stanno tutti bene.

La cosa che mi è dispiaciuta di più, però, è stata quella che posso ribattezzare come la definitiva morte dei negozi specializzati. Ero partito dal Belgio con una questione aperta: l’impossibilità di trovare una Dummy Battery compatibile con la Sony Alpha 7 IV e con la Batteria VB50 mini V-Mount della SmallRig. Pensavo che sarebbe bastato aggiungere un cavo alla Dummy Battery in mio possesso, ma invece la tensione in uscita non sembra sufficiente. Al momento rimango con il dubbio, perché, sebbene a Roma ci siano almeno due negozi specializzati in Fotografia e Video, entrambi mi hanno lasciato con il problema aperto.

Il primo, con mio sommo sconforto, dopo la pandemia ha più o meno chiuso e lavora solo on-line. Lì però ho comprato il cavo che pensavo avrebbe risolto il problema, ma non è stato così.

Quindi, ho girato usando la presa USB della camera, ma questa si riscalda velocemente e bisogna togliere lo spegnimento automatico per surriscaldamento. Insomma, non è una cosa che mi piace molto. Comunque, alla fine la camera ha lavorato, per parecchie ore, egregiamente anche in questa condizione un po’ estrema.

Con la Dummy Battery, per gli eventi, il problema del surriscaldamento non sussiste, solo che la Dummy Battery che ho trovato, funziona solo se collegata alla presa della corrente, non con una batteria portatile.

Solo dopo la giornata di riprese sono riuscito ad andare nell’altro negozio che conoscevo. Una specie di istituzione, almeno una volta. Il primo commesso ha ammesso di non sapere bene di cosa si parlasse e mi ha lasciato nelle mani di un collega. Anche il collega, però, è capitolato quasi subito. Non conosceva la batteria della Smallrig e non aveva comunque nessun cavo con cui fare delle prove, se non un D-tap, con cui avevo fatto una prova anche io, ma senza risultato.

Approfondite ricerche successive su Google mi hanno fatto capire che non c’è una Dummy Battery in commercio compatibile con la Sony Alpha 7 IV, quindi o si usa la presa della corrente con una Dummy Battery, oppure la presa USB della camera, cambiando le impostazioni di alimentazione.

Quello che veramente mi è dispiaciuto è che non c’è più la possibilità di trovare, nel punto vendita di fiducia, un consiglio veramente competente sui tanti aspetti che riguardano, in questo caso, il mio campo di lavoro. Troppi prodotti, troppi accessori, troppe varianti da tenere in magazzino e testare, il gioco non vale la candela. Bisogna affidarsi agli YouTuber di turno, che però, in questo caso, non mi sono stati d’aiuto, neanche cercando oltreoceano.

Il tempo delle "botteghe" sotto casa, quelle fatte da persone in carne ed ossa che sapevano risolvere tutti i problemi è, mio malgrado, finito.
On-line si parla sempre dei soliti prodotti e delle solite soluzioni e se sei fortunato, qualcuno è incappato nel tuo stesso problema e può aiutarti, altrimenti, nulla di nulla. Dall’altra parte, le aziende puntano a vendere i prodotti, ad innovarli senza approfondirne le funzionalità, senza che si possa utilizzare un prodotto al massimo delle sue possibilità, sono invece sempre concentrati a sfornare un nuovo prodotto più performante, di cui useremo sempre una piccola percentuale rispetto alle sue reali possibilità.